Un Futuro Incerto: Come le Pressioni Sociali Influenzano le Scelte Scolastiche degli Adolescenti
In una società in continua trasformazione, caratterizzata da cambiamenti rapidi e da un futuro spesso incerto, per gli adolescenti prendere decisioni importanti come la scelta del percorso scolastico può essere estremamente difficile. L'economia globale in costante evoluzione, la digitalizzazione, le nuove professioni emergenti e il timore di non essere in grado di trovare un proprio posto nel mondo lavorativo rendono le scelte sempre più complesse e cariche di pressione. Molti giovani si sentono disorientati di fronte a un ventaglio di opzioni che, pur apparentemente ampio, sembra non fornire certezze sul futuro.
In questo contesto, scegliere un percorso di studi che rispecchi le proprie attitudini e passioni diventa una sfida, non solo per i ragazzi, ma anche per le famiglie che li sostengono. I genitori, spesso, si trovano a fare i conti con le proprie paure e aspettative, nel tentativo di garantire al figlio un futuro sicuro e stabile. Tuttavia, la realtà attuale è così fluida e imprevedibile che nessuna scelta, scolastica o professionale, può offrire garanzie. Questo clima di incertezza può portare a decisioni affrettate o influenzate da fattori esterni, come la pressione sociale o il desiderio di rispondere alle aspettative familiari, e non sempre queste decisioni risultano adatte alle reali inclinazioni dell’adolescente.
Riorientamento Scolastico: Trasformare una Difficoltà in Opportunità
Di fronte a queste difficoltà, una bocciatura o la necessità di riorientarsi possono sembrare un fallimento, ma in realtà rappresentano momenti preziosi di riflessione e crescita. Affrontare un evento del genere con maturità e consapevolezza, sia per i genitori che per i ragazzi, è fondamentale per trasformare un'esperienza dolorosa in un'opportunità per riscoprire interessi e capacità che, forse, erano stati trascurati o mal interpretati.
Affrontare la demotivazione scolastica dei propri figli adolescenti, una bocciatura o un riorientamento scolastico alle scuole superiori può essere un momento difficile per i genitori. La scelta del percorso di studi, in molti casi, non rispecchia le reali attitudini, passioni o capacità dell’adolescente, e questo può portare a esiti scolastici deludenti. Quando un ragazzo si trova a dover fare i conti con il fallimento di un anno o con la necessità di cambiare indirizzo, è normale che i genitori provino sentimenti di frustrazione, preoccupazione o addirittura senso di colpa.
È importante, innanzitutto, ricordare che una bocciatura o un riorientamento non rappresentano un fallimento definitivo, né da parte del ragazzo né da parte della famiglia. L’adolescenza è un periodo di crescita complesso, caratterizzato da profondi cambiamenti a livello emotivo, sociale e intellettuale. Le scelte scolastiche prese in questa fase, spesso, non sono frutto di una piena consapevolezza di sé, e può capitare che il percorso intrapreso si riveli meno adatto del previsto. In questi momenti, è fondamentale che i genitori reagiscano con empatia e comprensione, evitando di colpevolizzare il figlio o di fargli pesare le aspettative non realizzate.
Comprendere la Demotivazione scolastica: Le Radici Emotive delle Difficoltà Scolastiche
Accettare la demotivazione scolastica senza giudizi è un passo essenziale. Il ragazzo potrebbe provare sentimenti di vergogna o inadeguatezza, e sentirsi rimproverato o confrontato con i successi dei suoi coetanei rischierebbe solo di peggiorare la sua condizione emotiva. Invece, è fondamentale creare un ambiente di ascolto e dialogo, dove l’adolescente possa esprimere le sue emozioni e riflettere sulle difficoltà incontrate. Spesso, i ragazzi che affrontano una bocciatura o che hanno bisogno di riorientarsi non hanno trovato un vero interesse o motivazione nel percorso intrapreso, e sentono il peso di aspettative che non riescono a soddisfare.
Un aspetto importante da considerare è che le difficoltà scolastiche possono derivare da cause diverse. Da un lato, potrebbe trattarsi di una scelta scolastica sbagliata, magari influenzata da pressioni esterne o da una scarsa conoscenza delle proprie inclinazioni. Dall’altro, problemi di natura emotiva, come ansia o stress, o difficoltà personali, come problemi di apprendimento non diagnosticati, potrebbero contribuire al calo di rendimento. In queste circostanze, è utile coinvolgere la scuola e i professionisti che possono aiutare a comprendere meglio la situazione e a valutare il percorso più adatto.
La possibilità di riorientare il proprio figlio verso un nuovo indirizzo di studi non deve essere vista come una sconfitta, ma piuttosto come una nuova opportunità. È comune che gli adolescenti si trovino a dover riconsiderare il proprio percorso, soprattutto se inizialmente la scelta è stata dettata più da pressioni esterne che da una reale consapevolezza delle proprie passioni e capacità. Sostenere il ragazzo in una riflessione aperta sulle sue attitudini e interessi, e aiutarlo a esplorare nuove opzioni scolastiche, può aiutarlo a ritrovare motivazione e fiducia in se stesso.
Tuttavia, negli ultimi anni, molti adolescenti hanno sviluppato una visione disincantata nei confronti della scuola e del suo contributo al successo futuro. Questo fenomeno è spesso legato a una combinazione di fattori sociali, economici e culturali che hanno modificato il modo in cui i giovani percepiscono l'istruzione e il suo ruolo nella vita adulta.
Una delle ragioni principali di questo scetticismo è l'incertezza che caratterizza il mondo del lavoro odierno. Gli adolescenti crescono in una società in cui il percorso lavorativo tradizionale – studiare, ottenere un titolo di studio e trovare un lavoro stabile – sembra sempre meno garantito. L'aumento della precarietà lavorativa, il dilagare di contratti temporanei e l'assenza di certezze riguardo al futuro creano un senso di sfiducia nei confronti del valore dell'istruzione formale. Molti giovani vedono adulti qualificati che, nonostante diplomi o lauree, faticano a trovare un'occupazione stabile, e questo alimenta la percezione che l'impegno scolastico non porti necessariamente a una carriera soddisfacente o sicura.
Inoltre, la rapida evoluzione delle tecnologie e dei mercati ha creato nuove professioni e opportunità lavorative che spesso non sono ancora integrate nel sistema educativo tradizionale. Mentre la scuola continua a focalizzarsi su materie classiche e percorsi formativi tradizionali, molti adolescenti sono attratti da settori emergenti come la tecnologia, il digitale, l'imprenditoria e la creazione di contenuti online. Vedere influencer, programmatori autodidatti o imprenditori che costruiscono carriere senza aver seguito percorsi scolastici convenzionali può rafforzare l’idea che la scuola sia scollegata dalle opportunità più innovative e redditizie.
La scuola può quindi apparire come un obbligo imposto dall'alto, piuttosto che come un luogo di crescita personale e sviluppo delle proprie competenze. In questo contesto, è facile che gli studenti sviluppino una scarsa volontà di impegnarsi, percependo lo studio come una serie di compiti ripetitivi e privi di connessione con la loro vita reale.
La pressione del successo immediato e la cultura della performance, amplificata dai social media, giocano anch'esse un ruolo chiave. Molti adolescenti confrontano continuamente la propria vita con quella di coetanei o modelli di riferimento che sembrano ottenere risultati in modo facile e veloce, senza dover seguire i tradizionali percorsi di studio e sacrificio. Questo confronto può generare ansia, senso di inadeguatezza e la convinzione che non valga la pena investire tempo e fatica nello studio, quando esistono altre vie, apparentemente più semplici, per raggiungere il successo.
Infine, anche la mancanza di un legame emotivo con gli insegnanti e la scuola stessa può contribuire alla demotivazione. Se gli studenti non si sentono capiti, supportati o stimolati nel loro percorso di apprendimento, è probabile che si disconnettano progressivamente dalle attività scolastiche, vedendole come un dovere sterile piuttosto che come una vera opportunità di crescita. L'assenza di una relazione significativa con le figure di riferimento può portare a una perdita di fiducia nell'intero sistema educativo.
Sostenere Adolescenti e Genitori: L’Impatto del Supporto Psicologico nella Scuola
In questo contesto, il ruolo dello psicologo scolastico può essere determinante. Questa figura professionale, grazie alla sua competenza, è in grado di fornire un supporto sia emotivo che pratico, aiutando non solo l’adolescente ma anche i genitori.
I professionisti psicologi di Studio Psicologia Bassano sono attualmente attivi come psicologi scolastici in alcune Scuole Superiori del territorio come l’ Itis Fermi di Bassano, l’Irigem di Rosà, lIS Scotton di Bassano, oltre che in altri Istituti Comprensivi. Supportano privatamente, inoltre, adolescenti e genitori presso lo studio in Viale Venezia al confine con il comune di Bassano e quello di Cassola. Per inquadrare la situazione, generalmente i professionisti di Studio Psicologia Bassano propongono un primo incontro di consulenza ai genitori per inquadrare al meglio la richiesta e per proporre alla famiglia la strada più adatta da percorrere a seconda della situazione. Contattaci telefonicamente o via email per fissare un primo incontro!
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