Uno degli argomenti trattati dai professionisti di Studio Psicologia Bassano nel progetto di prevenzione “Videogiochiamo responsabilmente”, rivolto agli alunni e ai genitori delle scuole elementari e medie, è l’analisi dei contenuti. Tutti conosciamo computer, playstation e almeno un videogioco utilizzabile in questi, ma non tutti sono a conoscenza del codice PEGI.
Il Pan European Game Information è un codice accettato a livello Europeo che serve ad uniformare nel territorio le informazioni sui videogame di cui entriamo in possesso. Riguarda sia i giochi per PC, sia quelli per console, sia per le app da scaricare sullo smartphone.
Attraverso simboli e numeri, che troviamo nella copertina o sul retro della custodia, a genitori e ragazzi viene reso noto il contenuto del gioco comprato e l’età minima consigliata per l’utilizzo, definita non solo con i numeri ma anche con i classici colori verde, arancio e rosso.
Di seguito riassumiamo le diverse caratteristiche:
PEGI 3: CONTENUTO ADATTO A TUTTE LE FASCE D’ETA’:
Ci indica che il gioco presenta personaggi di fantasia, che l’eventuale violenza o aggressività viene sviluppata in un contesto comico e che non vengono in alcun modo presentati rumori o immagini spaventose o linguaggio scurrile.
PEGI 7: CONTENUTO ADATTO A BAMBINI DI ALMENO 7 ANNI:
Simile al PEGI 3, l’unica differenza nel contenuto è che può presentare immagini o rumori che possono spaventare i bambini più piccoli.
PEGI 12: CONTENUTO ADATTO A RAGAZZI DI ALMENO 12 ANNI:
I personaggi continuano ad essere di fantasia, ma ci possono essere scene di violenza, comunque moderata; possono apparire scene di nudo lievemente esplicite e possono esserci anche parolacce ma non a sfondo sessuale.
PEGI 16: CONTENUTO ADATTO A RAGAZZI DI ALMENO 16 ANNI:
La violenza viene presentata in modo più realistico; possono esservi scene di attività sessuale ma non a livello pornografico; possono venir presentate scene con parolacce, uso di droghe o attività criminali simili.
PEGI 18: CONTENUTO ADATTO A RAGAZZI DI ALMENO 18 ANNI:
La violenza diventa molto più realistica e possono apparire immagini o rumori che possono provocare stress, angoscia, disgusto o paura. Può esservi un esplicito linguaggio scurrile, scene di sesso e uso di droghe esplicite.
Oltre ai numeri che indicano l’età, sono stati creati dei simboli che specificano ulteriormente i contenuti che possiamo trovare all’interno del videogioco, ad esempio ci avvisano se contiene un linguaggio scurrile, se vi sono scene di discriminazione nei confronti di persone o minoranze, se vi è un esplicito uso di droghe, se vi sono scene che ci possono spaventare o episodi di combattimento, violenza, sangue o morte. Mettono al corrente di eventuali scene di nudo o riferimenti sessuali, episodi di gioco d’azzardo e/o lo descrivono.
Inoltre viene segnalato se il gioco può essere utilizzato ondine e se è possibile effettuare acquisti in app.
Il codice PEGI è quindi uno strumento utile a tutti i genitori per essere guidati all’acquisto di un nuovo videogioco per i propri figli.
Se vuoi conoscere meglio le attività che svolgiamo nelle scuole per promuovere un uso responsabile dei videogiochi e delle nuove tecnologie, scrivici a territorio@studiopsicologiabassano.it
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